Francesco Coco

200 presenze sui campi da calcio, 16 coppe Italia, 29 eurocoppe,
17 presenze in Nazionale e un Mondiale all’attivo. Sono le cifre di un campione che ha da poco deciso di abbandonare
il dorato e chiacchierato mondo del calcio, per percorrere nuove strade, prima fra tutte l’esperienza de L’Isola
dei Famosi. È Francesco Coco, nato a Paternò, in provincia di Catania, l’8 gennaio 1977. La sua, fino ad ora,
è stata una vita tutta dedicata al pallone; esordisce all’età di appena 7 anni nella squadra locale del S. Vittore per
poi approdare quasi subito tra le file del Como, in cui giocherà per due anni. È il Milan la prima squadra ad accorgersi delle
sue potenzialità; a 12 anni infatti entra a far parte della sezione giovanile, che si occuperà anche della sua formazione
scolastica ed umana. “Sono ancora grato al Milan per questo, anche se la vita in collegio era dura, divisa solo tra
lezioni, allenamenti e studio”. Al Milan rimane fino all’età di 24 anni, con una piccola parentesi nel Vicenza
e nel Torino, dopodiché è la volta di una grande squadra europea, il Barcellona, che lo vede protagonista per tutta la stagione
2001/2002. Gli ultimi colori che veste Francesco sono quelli nerazzurri, se si esclude una breve ma felice presenza nel Livorno;
purtroppo, però, alcuni infortuni iniziano ad incrinare il suo percorso. La rottura del crociato lo tiene lontano dai campi
per otto mesi e, il più grave infortunio alla schiena, lo costringe all’immobilità per ben 25 mesi. Non sono tempi
sereni per Francesco, oltre all’impossibilità di giocare a calcio l’infortunio gli procura problemi motori anche
nella vita quotidiana; in più il fidanzamento con Manuela Arcuri lo rende bersaglio di giornalisti e paparazzi che riempiono
le pagine dei rotocalchi di gossip con foto e commenti. “E’ stato fastidioso, l’unico linguaggio di un calciatore
è il calcio, e se non puoi giocare la tua parola non vale nulla; ma se sono sempre stato pronto ad accettare qualsiasi giudizio
sulla mia professione, non lo sono invece per chi si permette di esprimere pareri sulla mia vita privata”. Il 7 settembre
2007 rescinde in modo consensuale il suo contratto che lo avrebbe legato all'Inter fino al giugno 2009 e abbandona definitivamente,
a soli 30 anni, il mondo del calcio. “Quando ti rendi conto che non puoi più dare il 100% di te stesso in ciò in cui
hai sempre creduto bisogna avere l’intelligenza di capire che è ora di voltare pagina; non è stata né una scelta facile
né improvvisa, semplicemente il mio fisico e la mia testa non andavano più in parallelo con quel mondo”. L’amore
pulito verso il calcio “come gioco e non come istituzione” è stato per Francesco il filo conduttore di tutta la
sua carriera calcistica. La nuova sfida sarà scoprire quali sono le sue potenzialità di fronte ad altre prospettive. L’Isola
infatti, a suo dire, gli permetterà di capire che uomo è al di fuori di quel mondo che ha sempre frequentato è che è stato
un po’ come una “campana di vetro”. Riguardo al futuro non ha progetti definitivi, “per ora farò
solo il visitatore di questa mia nuova vita, osserverò il contesto con attenzione per poter fare poi una scelta coerente”. Fieri
di vederlo vestire la maglia de L’Isola dei Famosi non resta che augurargli una nuova esilarante avventura!
|
 |
Interview with Francesco before "Isola dei famosi" (translation
will follow)
Quale caratteristica ti sarà più utile una volta sull’Isola? Sono
capricorno, dunque la tenacia
Pregi e difetti Pregi la lealtà e la genuinità, difetto
l’istintività
Quale rimprovero ti faceva più spesso tua mamma da bambino? Quotidianamente
mi rimproverava perché, giocando a pallone in casa, rompevo tutto
Una frase che ti rappresenta Sicuramente quello che
dice Anthony Hopkins alla figlia in “Vi presento Joe Black”: “abbi una felicità delirante o almeno non respingerla…
l’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi… io ti dico buttati alla follia e trova qualcuno che
ti ami alla stessa maniera… devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto”
Chi eri nella tua vita precedente? Un cattivo ragazzo
Il personaggio che avresti voluto sull’Isola? Renato
Zero perché artisticamente lo adoro ed emotivamente avrebbe dato tanto
Il lavoro che non avresti mai fatto Il medico, perché
il confronto con la malattia e la morte è per me emotivamente impegnativo
Cosa rispondi a chi associa in continuazione calciatori e veline? Il
sentimento non ha professione ma solo un’anima
Hai la possibilità di proporre una legge. In che ambito? Avendo
parecchi amici cubani ed essendo stato molte volte a Cuba vorrei poter eliminare l’embargo
Il tuo rapporto con il denaro in una parola Ambiguo,
perché esco sempre senza un soldo ed è come se non fosse una priorità
Cosa pensi della partecipazione di concorrenti non vip? Sono
curioso di scoprire quali saranno le dinamiche di integrazione tra noi e loro… potrebbero essere agevolati agli occhi
del pubblico perchè, non essendo ancora conosciuti, lo spettatore non ha nessun pregiudizio nei loro confronti
Hai un personaggio che ti ha ispirato nella vita? Jim
Morrison, prima come uomo, poi come artista
Di cosa ti vergogni e di cosa vai fiero? Certe volte
sono impacciato e me ne vergogno. Vado fiero di avere il coraggio di mostrare sempre i miei sentimenti
L’oggetto più costoso acquistato? Non amo gli
oggetti di lusso ma spendo molto per i miei viaggi
La bugia più grossa che hai raccontato Alle superiori
avevo rimandato un’interrogazione di italiano per tre volte. Alla quarta dissi alla mia professoressa che non avevo
potuto studiare perché ero andato al funerale di mio nonno a Catania… me ne vergogno ancora ora
Sei mai uscito da un ristorante senza pagare il conto? Si,
con una mia amica da ragazzini; avevo scommesso con lei che se fossimo usciti come se niente fosse nessuno ci avrebbe notato,
e infatti andò così
Un film che vorresti interpretare? Vento di passioni
La favola che ti è più piaciuta da piccolo Pinocchio…
più che a lui ero affezionato alla figura di Geppetto che mi ricordava molto mio nonno. Quello che mi piaceva di questa fiaba
era il fatto che mettesse in risalto la possibilità di migliorarsi nel corso della vita
L’ultima cosa che farai prima di partire Mangiare
pasta in tutte le salse almeno cinque volte al giorno
Il goal che avresti voluto segnare Alla semifinale
di Champions League con il Barcellona, contro il Real Madrid
Da cosa scappi e cosa rincorri A volte si scappa
da se stessi; al momento non rincorro nulla perché non ho un progetto ben definito da seguire
Un aggettivo che ti descriva Sono molto divertente
Il tuo motto per l’Isola dei Famosi Scoprire
il vero Francesco che c’è in me
Interview with Francesco after "Isola dei famosi"
(translation will follow)
Sei più sereno ora che sei tornato? Serenissimo,
sono sempre stato sereno; in tutte le decisioni che devi prendere nella vita c’è un obiettivo individuale. Il mio obiettivo
era quello di affrontare questa avventura a livello personale per cercare di capire introspettivamente quali fossero i miei
pregi e i miei difetti reali che, in una vita normale e quotidiana, non hai sempre ben chiari. Il secondo obiettivo era
quello di cercare di esternare la mia persona in maniera reale e leale così che gli altri avrebbero potuto giudicarmi realmente
per come sono anziché farsi un’idea di me per sentito dire. Dopo un mese, la scelta di ritornare a casa è stata
appunto dettata dal raggiungimento di tutti i miei obiettivi, dopo aver capito di essere arrivato al mio scopo era inutile
continuare; rimanere anche un giorno in più non avrebbe avuto più senso perché non avevo assolutamente né la smania di successo,
né la necessità di arrivare in finale per dimostrare qualcosa; questa avventura serviva a me per mettermi in gioco pienamente
e dimostrare qualcosa a me stesso, non di certo a nessun altro.
Tra le tue motivazioni c’è anche un senso
di colpa nei confronti di Cristiano o è stato superato quando Simona ti ha convinto a rimanere? Senso di colpa
su Cristiano assolutamente no; non ce l’ho mai avuto perché ho cercato di fare la cosa più giusta in quel momento. Mi
era stato proposto improvvisamente di fare due nomi e non uno e quindi dovendo prendere una decisione a caldo mi sono fidato
di quelle che erano le mie sensazioni del momento. Il mio primo obiettivo era quello di poter fare uscire la settimana
dopo la mia nominata e, per me, era praticamente quasi sicuro mettendole Cristiano a fianco; ho fatto questa scelta un
po’ perché ritenevo che la gente la pensasse come me e poi anche per cercare di salvare Viviana da una sconfitta certa.
Tornando indietro faresti ancora quella scelta? Rifarei
le stesse cose, perché sarei stato comunque convinto che Cristiano avrebbe potuto vincere e anche perchè non avrei voluto
togliere una possibilità a Viviana.
Hai qualche rimpianto? No, la certezza
al cento per cento non ce l’hai mai nella vita ma io penso di aver dato quello che potevo dare e di aver preso quello
che potevo prendere; rimpianti non ne ho perché per una delle poche volte nella mia vita ho cercato di vivere un’avventura
al cento per cento con il sentimento, con il cuore, proprio con tutto me stesso. Non mi sento di potere rimpiangere niente,
anzi sono contento! E’ stata una decisione razionalizzata, durava da dieci giorni ed è stata pensata in maniera importante
e presa con forte convinzione.
Pensi che frequenterai i tuoi compagni isolani una
volta tornati? Sicuramente ognuno riprenderà la propria vita; ho avuto delle grandi sorprese umane da Cristiano,
Manuela ed Alessandro. Sono stato molto colpito dalla loro personalità, dalla loro generosità, dalla loro profondità. Queste
tre persone possono essere in un futuro presenti nella mia vita, come spero. Mi auguro inoltre che la conoscenza dell’individuo
all’interno dell’isola sia realmente quella che poi potrebbe essere fuori… Con le altre non chiuderò o non
chiuderanno la porta, però…
C’è qualche naufrago che non ti è andato a
genio? Ci sono state delle vicissitudini che mi hanno fatto catalogare ogni singolo individuo. Li giudico ovviamente
solo all’interno dell’isola, non mi permetterei di farlo esternamente perché non li conosco. Tre o quattro persone
mi hanno deluso a livello umano. È giusto che ognuno abbia le proprie personalità e la propria visione di vita ma a livello
umano ognuno di noi ha le stesse basi. Ci sono delle regole nella vita che ogni individuo deve prendere come riferimento,
uguali per tutti; queste tre o quattro persone penso non le abbiano… Loro sono Paul, Miriana, Karen e Vittorio.
Belmondo per come ha gestito la situazione, a mio avviso solamente pensando a se stesso e non rispettando gli altri. Noi lo
abbiamo accolto in maniera affettuosissima ma rimasi sconvolto quando mi disse davanti a Cristiano e Nicola di nominarlo il
mercoledì successivo per uscire quindici giorni dopo; razionalizzai e non gli risposi subito quella notte. Il giorno dopo
andai a chiedergli perché lui voleva essere nominato e perché fosse tornato e mi rispose che voleva capire quanto avrebbe
resistito; il fatto di gestire questa cosa solamente tirando acqua al suo mulino non era rispettoso nei nostri confronti.
Noi ti dobbiamo nominare e tu esci da eroe, facendoci fare anche la figura dei cattivi che ti abbiamo nominato. Come tu hai
avuto la lucidità di voler ritornare, alzerai la mano nel momento in cui te ne vorrai andare; sicuramente poi mi ha indispettito
anche la falsità che ha dimostrato guardandomi negli occhi dicendo che non mi aveva mai chiesto di nominarlo. Per quanto
riguarda Karen e Vittorio, secondo me, hanno sbagliato tutta la convivenza dal primo giorno perché quando devi convivere con
un gruppo non puoi assolutamente cercare di fare coppia e andare contro tutti quanti. L’approccio è stato errato, proseguendo
sempre in maniera peggiore.
La tua vita che piega prenderà ora? Questa
è una domanda che mi vorrò porre da domani, dal momento in cui ritornerò nella vita reale, di tutti i giorni e sarò lucido
per prendere delle decisioni. E’ il momento più importante della mia vita perché sono arrivato a un bivio e quindi devo
veramente essere lucido e tranquillo, razionalizzando minuto per minuto quella che potrebbe essere la strada che deciderò
di intraprendere. Non ho paura dei cambiamenti, di fare il primo passo nella convinzione che sia la strada giusta; ho sempre
aperto tutte le porte del mio destino però mi rendo conto che è una decisone molto delicata. Penso che dopo Natale sarò capace
di guardarmi ad uno specchio e capire realmente quello che potrebbe essere il cammino futuro.
Il ricordo più bello dell’Isola? I
momenti più belli sono stati con due persone. Con Alessandro quando facevo dei discorsi profondi, belli, di tutt’altro
genere che i soliti chiacchiericci per rimanere in gioco; e poi ogni momento in cui Cristiano mi veniva a chiedere consiglio,
a parlarmi, a guardarmi realmente con quel sentimento pulito che per me in quel momento era fondamentale in una circostanza
così delicata e difficile, lontano da tutto e da tutti; quindi ecco a livello emotivo quei due. Cristiano mi ha dato tanta
forza perché è stata la persona che realmente mi ha stimato, mi ha voluto bene e ho sempre saputo che qualsiasi cosa fosse
successa lui sarebbe stato li.
Sei convinto che lui abbia capito le ragioni della
tua nomination? E’ una persona estremamente intelligente. Penso che l’unico momento in cui poteva
essere un po’ annebbiato da quella decisione poteva essere nell’immediato, a primo impatto; poi conoscendomi e
avendo capito che tipo di persona sono ha compreso esattamente la motivazione della mia scelta; non penso che lui sia offeso
o tradito da questa mia decisione.
Ti abbiamo chiesto il tuo motto per l’Isola
dei Famosi prima che tu partissi. Ora quale è quello per la tua vita futura? Guarda ti ripeterei “carpe
diem” perché ce l’ho nel sangue, è difficile modificarlo. Questo motto prima poteva essere spinto dal tenore
di vita che avevo, dove tutto era un po’ più facile, potevo così vivere senza fare tanti progetti o avere preoccupazioni
per il futuro. Oggi mi rendo conto di essere diventato uomo, di avere fatto un passo in più ed è un passo importantissimo
che ti dà l’opportunità di soffermarti di più cercando di capire se una cosa è giusta o sbagliata; quindi ti direi che
pondero maggiormente le mie decisioni, però senza dimenticare quella spruzzatina di “carpe diem” che serve in
ogni situazione; sicuramente diventerò più paziente in quelle che diventeranno le mie decisioni e in quello che sarà il percorso
della mia esistenza; il fatto di vivere solamente con il pensiero di vivere la giornata istintivamente ti fa perdere di vista
tante cose e ti fa purtroppo fare anche tanti errori. Io ne ho fatti tanti e oggi voglio anche soffermarmi un po’ di
più per cercare di ottimizzare le mie scelte future…
Enter content here
|
 |
 |
 |
|
 |
 |
 |
|
|