Interview with Manuela about Francesco

13/11/2003 panorama magazine

Quando stava con Enrique, statuario modello spagnolo che si lamentava con gli amici dell'esuberanza e della passionalità della sua fidanzata, lei non ha esitato a liquidarlo con una battuta al vetriolo: «La vuoi la Arcuri? E allora pedala». La rottura è stata immediata.


Stessa sorte per Wasee Panah Kan, il ricco persiano con cui ha intessuto un brevissimo flirt la scorsa estate. A Saint-Tropez lui voleva che ballasse sui tavoli. Lei, furibonda, ha girato i tacchi da 14 centimetri e ha sibilato: «Mica sono un'odalisca. Mogli e buoi dei paesi tuoi». Ma Manuela Arcuri non ne fa un dramma: «Meglio così. Gli uomini oggi sono tutti presuntuosi e permalosi. Si prendono troppo sul serio e allora la soluzione migliore è sempre quella: lasciarli perdere».

Quando le sue curve appaiono a Scherzi a parte gli ascolti inesorabilmente si impennano: non c'è Sconsolata o Teocoli che tengano. «Ma il mio futuro non è quello della conduttrice. Io dentro sono un'attrice. In teatro o al cinema, poco importa». Nonostante le seriose premesse, il suo fondoschiena in termini di audience è una spina nel fianco perfino per Adriano Pappalardo. Gene Gnocchi la adora, Paolo Bonolis l'ha invano corteggiata per la sua nuova Domenica in. Perfino quel campione di misoginia di Teo Teocoli la trova irresistibile.
E pensare che lei, con gli uomini, ha parecchi conti in sospeso. «In realtà, mi trovo bene solo con i gay. Gli unici che si prendono in giro, che sono pronti a mettersi ogni giorno in discussione. Un uomo per piacermi deve far ridere: lo voglio ironico, brillante, intraprendente. Gli apatici non mi stanno dietro. Per non parlare dei mammoni di cui l'Italia è stracolma».

Lei il fidanzato in realtà l'ha trovato. Francesco Coco sembra proprio che sia riuscito a domarla.
Francesco è un santo. Mica è facile stare con me. Io dal mio uomo pretendo molto. Voglio che mi stia dietro. Sono già difficile per carattere, figuriamoci poi con il lavoro che faccio. Ma lui è speciale. È un calciatore, ma vive il suo lavoro con grande distacco. Si è ritrovato giovanissimo a dover amministrare un successo enorme, fatto di grosse responsabilità e di tanti soldi. Eppure, non «se la tira» e non appartiene alla categoria di quelli che hanno perso il senso della misura e si trovano col cervello nel pallone. E poi, diciamoci la verità: il mio Francesco è un gran fico.

Quest'estate non nascondevate certo la vostra esuberanza.
E che male c'è? Ci vogliamo bene, siamo giovani. Il sesso è una delle gioie della vita. Cibo e sesso: basta poco per esser felici. Io sono una mangiona, non mi faccio mancare mai niente.
La passione a un certo punto finisce.
Chi l'ha detto? Ma quando mai? Se due persone si piacciono che cosa finisce? A me non passa mai.

Che cosa guarda in un uomo oltre all'ironia?
Gli occhi, che sono lo specchio dell'anima. Ma anche le mani e il sedere. Una bella lotta. Alla fine, comunque, mi concentro sulle mani: dicono tutto. La mano non tradisce mai (ride, ndr).

Non è gelosa di Coco, il rubacuori del campionato?
Eccome. Ma intorno gli faccio piazza pulita. Quando ci sono, basto io. E quando sono lontana, lo sommergo di sms. Alcuni bollenti. Ma pure per lui non è tanto facile andare in giro con una che quando cammina per la strada si sente dire: «A ‘bbona, sei ‘no spettacolo della natura». Certo, la gelosia è una brutta bestia. Io cerco di neutralizzarla.

Come?
Mi guardo allo specchio e dico: «Lui è Coco. Ma tu, cocca mia, sei pur sempre la Arcuri».

Di che si parla con un calciatore nei momenti morti?
Io preferisco non parlare di calcio. Non se ne può più. Siamo due ragazzi giovani, gli argomenti non mancano. Pure della polemica sui crocifissi parliamo: perché no?

Si è mai pentita di essersi messa con un calciatore?
Solo durante il ritiro. Mamma mia, dieci giorni terribili. In bianco. Lui sul campo da calcio, io a casa a pettinare le bambole. Allora esco e compero scarpe. Mia madre è disperata, non sa più dove metterle. Ma su di me hanno un effetto placebo: salgo sui tacchi e mi dimentico tutto. Perfino il ritiro.
Dicono che lei abbia due manie, la prima è una passione smisurata per la biancheria intima.
Vero. Nera d'inverno, bianca d'estate. Di pizzo. La microfibra sarà pur comoda, ma il pizzo è sempre il pizzo.